La Storia
“Fuscaldo Alici in Festival” nasce nel 2011, allo scopo di rivalutare e rilanciare la tradizione marinara fuscaldese ed anche il settore ittico e gastronomico dello stesso centro tirrenico. Una tradizione assai rinomata, che trova radici profonde e che viene tramandata da generazione a generazione. Una manifestazione ad ampia trazione turistica, che pone più di una valenza alla sua naturale vocazione, anche per quel che concerne un turismo di nicchia, che ben si lega alle tradizioni della propria gastronomia, della storica marineria (come sopra accennato), toccando fattori strategici, come l’ambiente, il benessere (dieta mediterranea) e la tutela del mare. Insomma, l’intuizione avuta nel mettere insieme questo evento, ha rappresentato un significativo spartiacque in quella che si è prospettata essere una felice azione di rilancio turistico. Non a caso, “Fuscaldo Alici in Festival” è riuscita, in questi anni, ad inanellare un successo dietro l’altro, facendo registrare una partecipazione senza precedenti. Nell’ultima edizione, quella del 2016, i visitatori hanno toccato quota 50mila. Un recupero delle tipicità, dunque, che passa da un coinvolgimento di tutto il tessuto sociale fuscaldese: ristoratori, imprenditori, associazioni, semplici cittadini, autorità religiose e militari, semplici cittadini. Una partecipazione attiva, che si concentra nell’area del BORGO MARINARO. Una location non casuale, anch’essa. Come potevamo, di fatto, recuperare le tradizioni marinare, senza recuperare, anche, quella zona dove esse si sono sviluppate e dove le famiglie dei nostri pescatori hanno ancorato le proprie barche? Da qui, l’altra idea di sviluppare ed allestire, la manifestazione, partendo dal BORGO MARINARO e procedendo verso la piazzetta panoramica dirimpetto al nostro litorale, da qualche anno intitolata a San Francesco da Paola (che, oltre ad essere Santo Patrono della Calabria, è anche Celeste Protettore della gente di mare) e verso il lungomare. Ma non è tutto: il Borgo marinaro viene allestito seguendo, fedelmente, quelli che sono i segni contraddistintivi della stessa marineria. V’è altresì da sottolineare, che la sistemazione delle aree del Festival avviene anche grazie all’utilizzo di reti da pesca, confiscate alla pesca di frodo ed affidate, dalla Capitaneria di Porto, alla custodia del nostro sindaco, Gianfranco Ramundo. Restando in tema di abbellimento e di sistemazione delle zone interessate, apprezzamenti hanno riscosso le bellissime luminarie realizzate a tema, che evocano un rilassante e stupendo ambiente mediterraneo, divenuto ormai simbolo e riferimento per l’intera manifestazione e per le migliaia di visitatori, che affollano Fuscaldo. Luminarie e decorazioni, che rendono piacevole un percorso di stand gastronomici (di circa 2 km), all’interno dei quali vige un lineare rigore nella preparazione delle pietanze: ogni alimento che viene presentato, deve essere solo ed esclusivamente a base di alici. Magari accompagnate ad altri alimenti, ma non devono assolutamente mancare! Ma “FUSCALDO ALICI IN FESTIVAL” non è soltanto gastronomia. A questa manifestazione si accompagnano una serie di interessanti attività culturali, che vanno a toccare varie tematiche di interesse collettivo. C’è spazio, ad esempio, per il benessere e per l’educazione alimentare; per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e del nostro mare. Ed ancora: la valorizzazione della pesca e del sistema ittico. Insomma, un percorso programmatico e di idee, che si cela dietro ad un evento di spessore, che, quest’anno, si arricchirà di eccezionali novità, partendo dall’istituzione di una “Commissione del Gusto”, composta da giornalisti ed esperti del settore gastronomico ed enogastronomico, che sarà parte integrante della “RASSEGNA DEL GUSTO”, alla quale prenderanno parte i ristoratori locali, i quali sottoporranno, all’attenzione della stessa Commissione, piatti a base di alici. L’altra novità, è la partnership che si instaurerà con le Terme Luigiane, a sancire un connubio di benessere alimentare e fisico, che potrebbe rivelarsi motore trainante per un turismo di eccellenza, alla cui vocazione, il nostro territorio, è predisposto.